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Cronaca

Tragedia sfiorata ad Ardesio: “Servono investimenti sulla sicurezza”

Frana di Ardesio: cedimento della condotta è un segnale da non sottovalutare. Troppe concessioni scadute in Lombardia, servono investimenti sulla sicurezza

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La tragedia sfiorata ad Ardesio, in Val Seriana, dove il cedimento di una condotta di adduzione dell’impianto idoelettrico di Ludrigno ha messo a gravissimo rischio la sicurezza degli abitati sottostanti, costituisce un avvertimento da non sottovalutare per quanto riguarda il sistema di produzione idroelettrica di tutte le Alpi lombarde: “Il grande idroe ettrico è una risorsa energetica rinnovabile che ha fatto la fortuna del sistema industriale lombardo oltre che dei gestori elettrici – dichiara Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia – e noi vogliamo che continui a rappresentare un patrimonio strategico anche in vista della decarbonizzazione del sistema energetico. Ma proprio per questo occorre che vengano fatti grandi investimenti, prioritariamente per la sicurezza delle popolazioni, aggiornando le grandi infrastrutture e, dove necessario, facendo le gare europee per il rinnovo delle concessioni idroelettriche, in molti casi scadute da oltre un decennio, che sono un presupposto essenziale per gli investimenti.”

Ad Ardesio perdite d’acqua già segnalate dal 2019. Enel: “Nessuna anomalia”

In riferimento al caso specifico, dai racconti emerge che nel 2019 i residenti avevano segnalato formazioni di bagnato anomale sull’asfalto. Da un sopralluogo dei tecnici di Enel non era emersa alcuna anomalia, come confermato dallo stesso ente gestore intervenuto ieri sul posto.

Seppure si tratti di una contenzioso con terzi, e non di evento calamitosi, il volontariato e la politica non hanno fatto mancare il loro appoggio: “La Protezione civile si è attivata immediatamente – afferma l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile Romano La Russa – coordinando gli interventi necessari per il contenimento dei danni, la verifica dell’agibilità delle abitazioni e il ripristino della viabilità. 20 volontari di Protezione civile della Croce Blu di Gromo impegnati con 6 mezzi per rendere nuovamente agibili le abitazioni, travolte dall’acqua e dal fango, delle 6 persone sfollate a valle del canale”.

“Per quanto riguarda il ripristino della strada comunale investita dalla frana – conclude La Russa – che ha portato all’isolamento di 71 persone in tre frazioni, contiamo nel suo ripristino in circa una decina di giorni nonostante le caratteristiche non facili del terreno. Nel frattempo, sono stati resi accessibili un sentiero per il transito pedonale e una strada agro-silvo-pastorale percorribile dai mezzi di emergenza, in modo da garantire una viabilità alternativa”. 

Foto: Fb Pro Loco Ardesio

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