Politica
Anelli torna sulla mancata zona rossa: “Toccava al Governo”
Anelli torna sulla mancata zona rossa: “Toccava al Governo. Figuriamoci se Fontana poteva comandare l’Esercito”.
La discussione in Aula della mozione di sfiducia a Fontana è stata l’occasione per tornare a parlare della mancata zona rossa della Val Seriana. Ad esprimersi a riguardo è stato il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Roberto Anelli, ex sindaco di Alzano Lombardo (e oggi consigliere comunale), uno dei comuni più colpiti dalla pandemia, dove il contagio è stato accertato per la prima volta in provincia di Bergamo lo scorso 23 febbraio. Dopo i primi casi positivi all’ospedale di Alzano, di fatto il focolaio della Val Seriana esplose in pochi giorni, senza che nessuno lo contenne. Sulla questione della mancata zona rossa che doveva essere attuata all’inizio di marzo (come suggerito dal CTS), così come sulla gestione dell’ospedale di Alzano Lombardo, indaga la Procura di Bergamo. Sono stati sentiti nei mesi scorsi sia il Governatore lombardo che il premier Conte. A fare da spartiacque la famosa legge 833 del 1978 che attribuisce potere anche alle Regioni in ambito sanitario.
Anelli: “Figuriamoci se il Presidente Fontana poteva ordinare all’Esercito di cinturare la zona rossa”
“Sono stati zitti ed arroccati: questo il grande rapporto dello Stato italiano con Regione Lombardia – spiega Anelli in Aula – e sulla mancata zona rossa, che riguarda anche il Comune che mi ha visto nascere e che ho avuto l’onore di amministrare, risulta vergognoso, oltre che patetico, come cinquestelle e sinistra cerchino ancora di addossare la colpa alla Regione. Quando è sempre stata responsabilità del governo scegliere se attuarla o meno”.
“Tanto è vero che a Regione Lombardia è stata impugnata la legge sulla sicurezza negli ospedali, in quanto il semplice interloquire con il Questore non è di competenza regionale, come dall’art. 117 della Costituzione, ma è tra le competenze statali. Figuriamoci se il Presidente Fontana poteva ordinare all’Esercito di cinturare la zona rossa” aggiunge Anelli.
“Adesso che è fallito anche l’ennesimo tentativo di addossare colpe immeritate a Regione Lombardia e al Presidente Fontana, confidiamo che i Cinquestelle facciano per una volta qualcosa di giusto, non solo per i lombardi, ma per tutti gli italiani: lascino il governo nazionale e vadano a casa. Così, coerentemente a quando ancora credevano alla regola del limite dei due mandati, potranno tornare a fare quello che facevano prima, cioè niente” sottolinea Anelli.
Recentemente avevamo ricostruito la questione della mancata zona rossa portando alla luce il fatto che il Comune di Alzano non abbia alcun documento ufficiale che attesti l’imminente chiusura, cosa che invece era data per certa in quei drammatici giorni.
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