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Cronaca

Covid in Val Seriana a gennaio 2020: sentita l’avvocata Consuelo Locati

Covid in Val Seriana a gennaio 2020: sulla cartella clinica del cinese con sintomi tre settimane prima dei casi ufficiali sentita l’avvocata Locati

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La vicenda della cartella clinica del cinese residente in Val Seriana con sintomi da Covid-19 già a gennaio 2020 che vi avevamo raccontato in questo articolo non si è chiusa con il deposito della documentazione in Procura a Bergamo. Ieri infatti l’avvocato Consuelo Locati, coordinatrice del pool di legali impegnati nella causa civile dei familiari delle vittime del Covid contro Governo e Regione Lombardia, è stata sentita come persona informata sui fatti. Ciò nell’ambito dell’inchiesta della procura di Bergamo che indaga anche sull’arrivo del Covid in bergamasca e dunque sui primissimi casi non ufficiali, tra cui quello del cinese residente in media Val Seriana. Il tema è: quali erano le disposizioni in quel momento? Qualcuno doveva indagare il caso sospetto e quindi permettere di anticipare di diverse settimane l’ondata di contagi?

A queste domande dovrà rispondere la Procura ma lo stesso documento sarà portato al tribunale civile di Roma che si occupa della causa dei familiari. A spiegarlo è stato l’avvocato Luca Berni, anch’esso del team della Locati, durante una conferenza stampa. “Appena ricevuta la cartella clinica, l’abbiamo portata in Procura ritenendolo un documento importante perché anticipa quelle che noi riteniamo essere state le responsabilità di chi governava. Locati è stata chiamata per dare spiegazioni sulle modalità di ricezione della cartella clinica, che era stata lasciata nella cassetta della posta in forma anonima. La convocazione – ha concluso Berni – ci fa onore perché dimostra che la Procura apprezza la nostra indagine parallela”.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per illustrare il nuovo dossier redatto da Pierpaolo Lunelli e riflettere sulle conseguenze in termini di contagio e di mortalità della mancata chiusura della bassa Valle Seriana.

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